Teatro

La pecora nera, il film di Celestini, chiude la stagione dell'Aurora di Marghera

La pecora nera, il film di Celestini, chiude la stagione dell'Aurora di Marghera

“Il manicomio è un condominio di santi. So’ santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto. E il dottore è il più santo di tutti, è il capo dei santi, è Gesucristo”. Chiude con un film, diretto e interpretato da uno degli artisti più apprezzati della scena nazionale, la Stagione di Teatro Contemporaneo 2010-2011 del Teatro Aurora di Marghera: “LA PECORA NERA” di Ascanio Celestini verrà proiettato all’Aurora venerdì 20 maggio (ore 21), alla presenza dell’autore. Al termine della proiezione, che si inserisce nella sezione Der Schmerz – Il Male Interiore del cartellone, Ascanio Celestini dialogherà con gli spettatori dell’Aurora insieme allo psichiatra Salvatore Pinto per il ciclo di incontri de “LE GRAMMATICHE DELLA SCENA AL TEATRO AURORA” di Esperienze-Giovani a Teatro e Questa Nave.

“LA PECORA NERA”, film in concorso alla 67^ Mostra del Cinema di Venezia, è scritto da Ugo Chiti, Wilma Labate e Ascanio Celestini, che lo interpreta insieme a Giorgio Tirabassi e Maya Sansa. Prodotto da Madeleine, in collaborazione con RAI Cinema e BIM, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema, il lavoro ha raccolto le critiche entusiaste della stampa e del pubblico.

Film “coraggioso, innovativo ed emozionante” secondo Paolo Mereghetti, “LA PECORA NERA” racconta le vicende di Nicola, confinato da 35 anni in un manicomio, libero solo di rinchiudersi in un supermercato a comprare cose. Nicola ha abbandonato alla sua tragica normalità una società che non si chiede più niente, e forse per questo pensa di potersi salvare. Nicola è nato negli anni Sessanta, i favolosi anni Sessanta, e il mondo che lui vede dentro l’istituto non è poi così diverso da quello che sta correndo là fuori, un mondo sempre più vorace, dove l’unica cosa che sembra non potersi consumare è la paura.

“Nel momento in cui ci si domanda il significato e il valore della vita, si è malati” diceva Sigmund Freud. Nel cinema di Ascanio Celestini scorre il filo rosso di una narrazione che, dal teatro alla letteratura, recupera i problemi dell’uomo moderno e li traspone nella semplicità della parola. “LA PECORA NERA” diventa la storia di un’Italia rimasta immobile nel tempo: un paese che si smarrisce per mancanza di coraggio, che chiude i manicomi ma non smette di aver paura del buio. Perché per la paura del buio si può ancora morire.

La serata è in collaborazione con CinemArte. Per la proiezione verrà montato uno schermo in proscenio e usato un proiettore da 7000 Ansi - Lumen.

Biglietto unico 5 euro in vendita presso la biglietteria dell’Aurora  fino a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17. Venerdì la biglietteria riapre alle 18. Biglietti GAT e PROF Card del progetto Giovani a Teatro della Fondazione di Venezia disponibili . Costo: 2,50 euro, prenotazioni al numero 800.831.606. 

Informazioni per il pubblico:
Questa Nave
Tel. 041-932421, info@questanave.com
www.questanave.com